Thursday, November 22, 2007

Letter to Hrant in Italian

Dear Hrant,
Credo che l’acqua abbia trovato la propria crepa: hai trovato nell’-aldilà chi abbiamo perso 92 anni fa. Hrant, ho alcune cortesie da chiederti.
Abbraccia per me Krikor Zohrab. Digli che da quando ho scoperto i sui brevi racconti li leggo e rileggo.
Dai a Daniel Varoujan i miei migliori saluti. Digli che ha illumina-to la mia gioventù con la sua poesia e che continua ad ispirare la mia anima. Hrant, non dimenticare di cantare con Siamanto le canzoni della sopravvivenza. Dì loro che essi sono sui nostri scaffali, sulle nostre scrivanie scolastiche, le loro parole sono sulle nostre labbra e nei nostri cuori. E di loro che sono certo – e credo anche voi lo siate –che un giorno saranno sugli scaffali, sulle scrivanie, labbra e cuori dei turchi. Un giorno le loro statue, e la tua, decoreranno Istam-bul. Non dimenticare di pregare con Komitas, e digli che un giorno le donne armene canteranno nei villaggi in Anatolia. Per favore trova i miei nonni. Dì loro che portiamo i loro nomi e il loro amore alla terra che non hanno mai lasciato, la terra che non abbiamo mai visto. Hrant, bacia la fronte benedetta di ciascuna delle vittime del Grande Male del 1915. Dì loro che continueremo a camminare sul-la strada dei loro sogni. I loro sogni sono i nostri. Dì loro faremo fiorire i deserti con il profumo della loro memoria. Dì loro che da Talaat a Samast siamo i sopravissuti.
Dì loro che siamo tutti Zohrab, Varoujan, Siamanto, Komitas e Hrant.
Khatchig Mouradian

Translation published by Akhtamar Online Volume 2, Number 26, Feb. 15, 2007

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